PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“LA NASCITA RUBATA”, LE ORIGINI DEL PENSIERO VIOLENTO SULLA DONNA E SUL BAMBINO.
Liguori Editore, Napoli, Luglio 2015.
A cura di Ludovica Costantino. Coautrici Fulvia Cigala Fulgosi e Fina Rumore.
Sabato 28 Novembre 2015, ore 11
Biblioteca Vaccheria Nardi - Via Grotta di Gregna, 37 - Roma
presentano
Irene Calesini, psichiatra, psicoterapeuta
Luca Giorgini, psichiatra, psicoterapeuta
saranno presenti le autrici
Ludovica Costantino, psichiatra, psicoterapeuta
Fina Rumore, logopedista
Fulvia Cigala Fulgosi, filosofa, storica
Durante la presentazione verrà proiettato il video "Bambini Vittime" di Giada Olivetti, Tommaso Sansonetti, Luciano Sacchetti.
La nascita rubata è una accurata ricostruzione storica, filosofica e psichiatrica che fa luce sul pensiero violento che ha da sempre investito donna e bambino e che nasce dall’idea di una natura umana originariamente malata.
Viene proposta la possibilità della cura basata sulla Teoria della nascita, che parla di una uguaglianza originaria degli esseri umani e una importante ricerca sull’origine del linguaggio.
A partire dalla prima immagine della nascita, il primo anno di vita del bambino è caratterizzato da un pensiero per immagini fantasioso e creativo, che poi ritroviamo, di notte, nei nostri sogni.
Ludovica Costantino è medico, psichiatra e psicoterapeuta. Dopo una intensa attività nei Servizi Territoriali della Regione Lazio, attualmente vive e lavora a Roma dove svolge la sua attività professionale. Ha pubblicato numerosi articoli e recensioni su riviste specialistiche. Segue i seminari di formazione dell’Analisi collettiva fin dalle sue origini. È autrice di: La ricerca di un’immagine (Liguori 2003), L’anoressia. Storia, psicopatologia e clinica di un’epidemia moderna (Liguori 2008) e curatrice dei seguenti volumi: Un dibattito sull’anoressia (Liguori 2010), Bambini vittime (Liguori 2013).
riprese a cura di Marco Cappellani e Nicoletta Costantino (Cast Channel TV)
video e montaggio a cura di Antonino Scordo
foto di Marco Sabatelli, Giulia Paciotti e Marco Cappellani (fermo immagine video a cura di Antonino Scordo)